Impianti antincendio
La sicurezza prima di tutto
Per quanto riguarda la prevenzione antincendio, eseguiamo progetti specifici su carta, realizziamo e collaudiamo qualsiasi tipo di impianto antincendio.
Come impiantistica generale abbiamo varie possibilità a seconda dei casi. Utilizziamo tubazioni in polietilene ad alta pressione saldati elettricamente per quanto riguarda la posa sottotraccia, tubazioni zincate a norma per i tratti a vista mediante un adeguato sistema di fissaggio e staffaggio.
Come apparecchi finali installiamo:
NASPI:
Le cassette naspo sono dotate di avvolgitubo orientabile con tubazione già collegata alla lancia ed al rubinetto. Il vantaggio principale dei naspi è la semplicità di utilizzo, oltre alla possibilità di srotolare solo la lunghezza necessaria di tubazione, mentre la portata idrica è inferiore. L’ingombro della cassetta è notevole, per questo motivo risulta difficile utilizzare le versioni da incasso. Sono dotate di lancia a 3 effetti, che consente di variare il getto d’acqua (pieno o frazionato) e di interrompere l’erogazione quando necessario. Il comando è generalmente a leva oppure a rotazione, a seconda del modello è possibile ottenere diverse prestazioni di portata e gittata, generalmente superiori per le versioni a rotazione.
L’impianto rete Idranti è disciplinato dalla Norma UNI 10779:2007.
Gli idranti a muro con tubazione di diametro 45 mm (cassette idrante UNI 45) sono costituiti da un involucro dotato di sportello sigillabile con lastra frangibile/infrangibile in versione da parete o ad incasso, contenente una tubazione appiattibile a norma EN 14540 con raccordi a norma UNI 804, una lancia con intercettazione e frazionamento del getto e il rubinetto di alimentazione. La tubazione, avvolta “a doppio”, viene appoggiata su un apposito supporto a forma di sella (chiamato “sella salvamanichetta”), per consentirne una migliore conservazione. La Norma di riferimento è la UNI EN 671/2 con obbligo di marcatura “CE”.
IDRANTI SOPRASSUOLO:
Gli idranti soprassuolo o a colonna sono quelli comunemente visibili nei parcheggi, all’esterno dei condomini oppure nelle aree industriali. Essi sono collocati ad una distanza consigliata tra 5 e 10 m dal perimetro del fabbricato a seconda della sua altezza e ad una distanza mutua di massimo 60 m, in funzione del loro raggio d’azione. Sono contraddistinti dal colore rosso RAL 3000, lo stesso che viene usato negli estintori. Sono dotati di scarico antigelo atto a scaricare la colonna dall’acqua e possono essere di due tipi: tipo A ossia senza punto prefissato di rottura, tipo C ossia con punto prefissato di rottura. Il punto prefissato di rottura permette la separazione della parte superiore dalla parte inferiore dell’idrante a seguito di un urto accidentale, senza causare la fuoriuscita dell’acqua con conseguente riduzione della pressione della rete antincendio e possibilità di allagamenti. La costruzione è regolata dalla norma EN 14384 e per essi vige l’obbligo della marcatura CE. Questi idranti sono costituiti fondamentalmente da un corpo in ghisa, un dispositivo di manovra di forma pentagonale (il cosiddetto cappellotto) che attraverso un albero, apre e chiude la valvola di intercettazione, uno scarico antigelo, una flangia di connessione all’impianto di distribuzione e due sbocchi DN 70, per il collegamento delle manichette ed eventualmente un terzo sbocco DN 100 ove possono attaccarsi i Vigili del Fuoco, al fine di caricare le autobotti.I raccordi devono essere protetti a mezzo tappi in ottone.
E’ un sistema automatico di estinzione a pioggia; ha lo scopo di rilevare la presenza di un incendio e di controllarlo in modo che l’estinzione possa essere completata con altri mezzi, oppure di estinguerlo nello stadio iniziale.
Un sistema splinkler comprende un’alimentazione idrica e una rete di tubazioni, solitamente posizionate a livello del soffitto o della copertura, alla quale sono collegati, con opportuna spaziatura, degli ugelli erogatori chiusi da un elemento termosensibile. In caso d’incendio, il calore sviluppato provoca l’apertura degli erogatori che si trovano direttamente sopra l’area interessata e conseguentemente la fuoriuscita di acqua in goccioline che permette il rapido controllo dell’incendio con il minimo dei danni.
In molte situazioni è sufficiente l’attivazione di meno di quattro splinkler per spegnere l’incendio. In scenari con incendi che si sviluppano rapidamente (ad esempio in caso di versamento di liquidi infiammabili), possono essere necessari fino a dodici splinkler per il controllo dell’incendio.
Tutti questi terminali finali vengono supportati a monte da una stazione di pompaggio con vasche di accumulo che possiamo realizzare su misura in acciao inox AISI 316.
Grazie ai continui corsi di aggiornamento eseguiti, offriamo un servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria su vari gruppo antincendio, eseguendo sopralluoghi in qualsiasi zona, controllando il corretto funzionamento di ogni singola parte e consegnando al committente finale la check list a norma, nonché la dichiarazione conformità impianti.
Le marche che trattiamo: